Il Comitato di redazione
Nel presente numero vengono riportati alcuni autorevoli contributi offerti al dibattito in corso sul nuovo indirizzo giurisprudenziale in tema di assegno divorzile. Si riportano in premessa e per comodità dell’analisi, la sentenza delle Sezione Unite n. 11490/1990 sulla quale si è formato il granitico orientamento giurisprudenziale che ha avuto corso per 27 anni, la sentenza della Sez. I civ. n. 11504/2017 che ha segnato il revirement e la sentenza delle Sezioni Unite n. 18287/2018 che è intervenuta per comporre il contrasto.
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Cass. civ. Sez. Unite, 29 novembre 1990, n. 11490
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE PRIMA CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg. Magistrati:
Dott. Antonio BRANCACCIO Primo Presidente
“ Franco BILE Pres. di Sez.
“ Andrea VELA ”
“ Enzo BENEFORTI Consigliere
“ Giovanni E. LONGO ”
“ Marcello TADDEUCCI ”
“ Antonio SENSALE ”
“ Renato SGROI Rel. ”
“ Francesco REBUFFAT ”
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso iscritto al n. 6638/89 del R.G. AA.CC., proposto da
RICCI LUIGI, elettivamente domiciliato in Roma Piazza Bainsizza n. 1, presso lo studio dell’avv.to Mauro Mellini che lo rappresenta e difende, giusta delega in calce al ricorso.
– ricorrente –
contro
ALBERTI GIOVANNA LEA, elettivamente domiciliata in Roma, Via Vetulonia n. 38 A, presso lo studio dell’avv.to Antonio Felline che la rappresenta e difende, giusta delega a margine del controricorso.
– controricorrente –
Avverso la sentenza n. 187 della Corte d’Appello di Roma dep. il 23.1.89 (R.G. 1860/87).
Udita nella Pubblica Udienza, tenutasi il giorno 12.10.90, la relazione della causa, svolta dal Cons. Rel. Dr. Sgroi.
Udito l’avv.to Mellini.
Udito il P.M., nella persona del Dr. M. Caristo avv.to Gen.le, presso la Corte Suprema di Cassazione che ha concluso per l’accoglimento del secondo, terzo e quinto motivo, il rigetto del primo, l’assorbimento del quarto.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con sentenza del 6 marzo 1987 il Tribunale di Latina dichiarava la cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario contratto in data 4 maggio 1963 fra Luigi Ricci e Giovanna Alberti, ponendo a carico del Ricci ed a favore dell’Alberti un assegno mensile di divorzio di lire 100.000 mensili, a decorrere dal passaggio in giudicato della sentenza, nonché un assegno mensile di lire 120.000, dalla data della sentenza stessa, per concorrere al matrimonio del figlio Franco, nato il 5 febbraio 1969. La sentenza condannava il Ricci a pagare all’Alberti la somma di lire 16.442.553, oltre gli interessi del 9 giugno 1982, quali arretrati dovuti e non corrisposti dal Ricci a titolo di mantenimento e poneva a carico del Ricci metà delle spese processuali, compensando la restante [continua..]