Il decisivo ampliamento della autonomia privata nel concludere accordi di separazione e divorzio, e relative modifiche, introdotto dal nostro legislatore con il d.l. n. 132/2014, convertito nella l. n. 162/2014, ha indotto dottrina e giurisprudenza a rivedere il concetto di inderogabilità delle norme in materia di famiglia ed indisponibilità dei diritti nascenti dal matrimonio.
Le norme sovranazionali poi stanno attribuendo un ruolo sempre più rilevante all’autonomia delle parti, che comunque limitano ad ambiti ben precisi e con parametri ben delimitati.
L’attività richiesta all’avvocato in una procedura di separativa è quindi sempre più quella di consulenza ed assistenza, piuttosto che quella di difesa giudiziale. Tanto più quindi l’avvocato deve conoscere i limiti di negozialità dei singoli diritti e gli strumenti negoziali, per guidare al meglio il proprio assistito nel raggiungere accordi e stipulare negoziazioni.
Questo numero della Rivista AIAF è dedicato agli accordi di separazione, del divorzio e affidamento della prole, delle diverse modalità con cui si può concludere e raccogliere l’accordo, al contenuto che esso può avere.
Il Prof. Biasini tratta del progetto di riforma al codice civile in tema di “accordi prematrimoniali”, esaminando gli accordi rivolti alla fisiologia del matrimonio e dell’unione civile e di quelli preventivi destinati a disciplinare la eventuale patologia del matrimonio e dell’unione civile.
L’Avv. Calabrese guarda all’Europa sottolineando il ruolo sempre più centrale e preminente riservato all’autonomia delle parti all’interno dei Regolamenti europei emanati in ambito familiare, direttamente applicabili nel nostro ordinamento.
La Prof.ssa Favilli esamina gli accordi relativi all’affidamento e quelli relativi alla determinazione del contributo al mantenimento della prole, evidenziando il ruolo centrale dell’autonomia delle parti e sostenendo che la privatizzazione del conflitto, agevolata dall’intervento di un terzo, è in grado di favorire l’assunzione o la prosecuzione delle responsabilità derivanti dalla filiazione in modo equilibrato e armonico.
Il Consigliere Oberto svolge una analisi storica e comparata degli accordi prematrimoniali tra futuri coniugi in funzione del possibile fallimento del matrimonio ed evidenzia che l’incidenza di tali accordi nel nostro ordinamento è destinata ad aumentare, in considerazione della recente normativa comunitaria e dell’incremento dei matrimoni misti.
L’Avv. Romano analizza i criteri e gli effetti che derivano dalla dazione di una tantum primo fra tutti quello di non poter, in alcun modo, in futuro, avanzare richieste di tipo economico.
Il Dott. Ruvolo individua, all’interno dell’autonomia [continua..]