Questo numero della Rivista prende spunto dal tema trattato dall’Associazione nel corso dell’assemblea nazionale che si è tenuta ad Ancona presso la Mole Vanviteliana l’11 maggio 2018 sul tema: “I rapporti patrimoniali nelle famiglie” (parlare solo di famiglia fondata sul matrimonio non è esaustivo, tenuto conto dei diversi modelli di relazioni familiari, legislativi e giurisprudenziali, introdotti nel recente passato).
Il Convegno si è aperto con l’intervento del Prof. Danovi, che pubblichiamo volto alla «ricerca dell’identità perduta dei provvedimenti presidenziali del giudizio di separazione e divorzio» la cui normativa si applica anche alle Unioni Civili. A seguire il contributo della Dott. Valentina Rascioni sull’assegno di separazione, l’assegno di divorzio e i diritti patrimoniali dopo lo scioglimento del vincolo.
Il tema trattato dall’Avv. Giulia Sapi riguarda invece la disciplina dei contratti di convivenza, introdotta dalla l. n. 76/2016, già in passato ritenuti contratti atipici meritevoli di tutela. L’articolo analizza il contenuto della nuova normativa, interrogandosi sulla congruenza del nostro sistema, che ad oggi non prevede l’istituto dei patti prematrimoniali e neppure consente ai coniugi di sottoscrivere accordi preventivi in vista di una futura eventuale separazione.
Come è facile intuire il confronto e il dibattitto che si è sviluppato intorno al tema dei rapporti patrimoniali, nella imminenza della pubblicazione della sentenza delle Sezioni Unite n. 18287/2018 ha portato a riflettere ulteriormente sul tema dell’assegno divorzile (di cui si è trattato nel precedente numero di questa Rivista), perché come evidenzia il Prof. Morace Pinelli nel suo articolo, è tema che involge la concezione stessa della famiglia e sul quale si sofferma anche l’articolo dell’Avv. Vezzosi, la quale auspica che il legislatore intervenga dando attuazione ai principi costituzionali fissati dagli artt. 2, 3 e 29 prevedendo il diritto ad un assegno di divorzio temporaneo o introducendo i patti prematrimoniali che consentano alla coppia di disciplinare le conseguenze della fine della loro unione.
L’Avv. Sarnari evidenzia che a seguito della sentenza delle Sezioni Unite n. 18287/2018, i principi che hanno ispirato il legislatore del 1975 allorquando ha introdotto il regime patrimoniale della comunione legale dei beni, appaiono ancora attuali e connessi a quanto espresso da ultimo dalle Sezioni Unite e offre alcuni spunti sui rapporti bancari.
Il Dott. Oliviero tratta della comunione legale dei beni; con riguardo alla comunione immediata l’autore si sofferma sulla posizione del coniuge non agente coacquirente ex lege quale destinatario degli effetti dell’acquisto, ma estraneo all’atto di acquisto e con riguardo alla [continua..]