Rivista AIAF - Associazione Italiana degli Avvocati per la famiglia e per i minoriISSN 2240-7243 / EISSN 2704-6508
G. Giappichelli Editore

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Gli scenari del familiare (di Antonio Leonardi (Avvocato del Foro di Catania – componente del Comitato Direttivo Nazionale AIAF))


SOMMARIO:

1. Modelli sociali e dissolvimento della famiglia - 2. Famiglia e welfare pubblico - 3. Famiglia e welfare privato - 4. La necessità di una riflessione e di un confronto sugli scenari del familiare per recuperare e affermare la funzione sociale dell'avvocato


1. Modelli sociali e dissolvimento della famiglia

Io voglio dire subito che non ho slide, non ho quasi parole, perché è un momento nel quale diciamo la parola viene meno e peraltro, avendo ascoltato tante cose tra loro diverse, dentro di me, mi perdoni la presidenza, ho quasi un effetto di Babele. Perché, quando si affrontano temi così rilevanti come sono quelli oggetto del nostro congresso, in qualche modo bisognerà pure individuare un filo sul quale poi cercare di operare una sintesi finale. Io ho ascoltato con grande attenzione le cose che sono state dette nella relazione introduttiva e intorno al problema della responsabilità sociale dell’avvocato dentro e fuori il processo. Ho ascoltato con grande attenzione l’intervento del collega Sartori sulla responsabilità sociale dell’avvocato nei confronti della coppia, quando si manifestano i segni della crisi. Ho ascoltato con grande attenzione anche l’intervento sui progetti di procedimenti alternativi all’attuale mo­dello, che tendono ad ampliare e rendere socialmente più rilevante il ruolo sociale dell’avvoca­to nella gestione della crisi della coppia, riducendo drasticamente il peso del comando proprio della giurisdizione. Ciascuno degli argomenti che stamani sono stati trattati propongono le contraddizioni tra le dinamiche della crisi della coppia al suo interno e l’ambiente esterno, sia che essa agisca nel teatro giudiziario con la presenza di tanti altri soggetti (difensori, consulenti, giudici), sia allorché essa agisca all’esterno del teatro giudiziario laddove si affievolisce il potere di comando del giudicante ma egualmente si affollano soggetti portatori di culture e saperi tra di loro diversi. Ed ancora, lo psicologo dott. Barile ci ha intrattenuto sulla problematicità relazionale che incontra l’avvocato nel rapportare la propria identità metatecnica, frutto delle dinamiche evolutive della sua personalità (ma lo stesso si può dire del giudice e degli altri soggetti che agiscono nello scenario della crisi della famiglia) col cliente e con la coppia. Non entro nel merito di queste problematiche così complesse, e per certi aspetti com’è ovvio potenzialmente controverse per la molteplicità delle riflessioni che suscitano, per sollevare invece un’altra questione – come vedete andiamo per aggiunzione piuttosto che per sottrazione –: la prospettiva [continua ..]


2. Famiglia e welfare pubblico

Il welfare è un modello nel quale, nel mondo che conosciamo, a carico della fiscalità si affrontano i temi delle migliori condizioni di vita dei soggetti destinatari di una concezione interventista e protettica dello Stato. Uno dei temi fondamentali del welfare è il rapporto fra famiglia e lavoro, fra famiglia e scuola, fra famiglia e organizzazione della società. Ci sono 20 interventi del­l’Unione europea, 25 norme nazionali, vi sono una raffica molto consistente di interventi delle regioni, che tendono a modulare questi rapporti molte volte dal punto di vista dello storico modello di lavoro dipendente e di impresa sul quale si organizza il sistema produttivo e si modellano le relazioni sociali. Nel lavoro la rigidità delle regole del tempo dell’esecuzione della prestazione – l’orario di lavoro modellato sulla fabbrica fordista – è oggetto di riflessioni e tentativi di mutamento perché com’è noto incide oggettivamente sugli equilibri familiari, irrigidendo ruoli e conflitti Pensiamo all’abitazione che proprio perché a monte è uno dei problemi fondamentali che affrontano le giovani coppie (e lo Stato ha storicamente incentivato nel nostro paese la destinazione di una parte del reddito familiare all’acquisizione della proprietà dell’alloggio familiare) a valle diviene una della ragioni più ricorrenti dell’inasprirsi del conflitto familiare, per lo squilibrio che oggettivamente viene ad operarsi con la disponibilità a favore di uno dei due coniugi della casa familiare, indipendente dalla ragionevolezza delle motivazioni. Pensiamo ancora al tema del rapporto tra famiglia, impresa familiare e lavoro, ed all’aspro conflitto sulla ripartizione del reddito prodotto dalla e nella famiglia allorché la stessa si dissolve; ed al grande tema, che è in qualche modo all’orizzonte delle politiche del welfare, riferito all’in­troduzione del reddito minimo, i cui presupposti, allo stato, sembrano prescindere dalle esigenze della famiglia che si dissolve, e nella quale sovente la divisione del reddito prodotto produce un doppio livello di povertà nei confronti di ciascuno dei coniugi. Esempi ai quali si possono aggiungere altri aspetti, per così dire esterni alla crisi della famiglia, ma altrettanto essenziali nella complessa origine non solo [continua ..]


3. Famiglia e welfare privato

Si tratta di un welfare privato che in Italia già interessa diverse imprese, che coinvolge anche enti pubblici e comuni, che si organizza ancora una volta nel modo migliore che sia possibile a livello aziendale, ma che in talune realtà trasmigra a livello territoriale, con l’utilizzo dello strumento consortile da parte di gruppi di aziende, ovvero anche della costituzione di società di capitale non profit (potenzialmente aperte alla partecipazione dell’ente pubblico) per gestire e strutturare insieme i modelli di servizi offerti ai lavoratori ed alle loro famiglie. Pur in un contesto variegato, e che dovrebbe essere specificamente analizzato, questi modelli di welfare non soltanto offrono prestazioni interessanti nelle politiche di sostegno della famiglia e dei suoi componenti, tra tradizione ed innovazione, ma in alcuni casi intervengono più specificamente nelle difficoltà delle relazioni familiari, offrendo per esempio l’opportunità di consulenze in genere psicologiche, basate su di una sorta di meccanismo assicurativo, che consente al lavoratore di scegliere un professionista da un elenco di accreditati col costo totale o parziale a carico di un fondo dedicato. Con un sistema che mescola fruttuosamente il recupero della vecchia forma di mutualità aziendale, che operava in campo sanitario, superata poi dal servizio sanitario nazionale, e forme nuove di intervento che vengono in parte mutuate dall’esperienza dei paesi come gli USA radicalmente lontani dall’esperienza dello Stato sociale. E dell’importanza delle pratiche del welfare privato può darsi testimonianza indiretta – e solo apparentemente distante dal tema che trattiamo – nell’esperienza degli avvocati lavoristi, per l’incidenza, delle difficoltà familiari e del difficile rapporto tra famiglia e lavoro, che emerge in molte delle patologie delle relazioni lavorative, a partire dai licenziamenti. Il tema della collocazione sociale della famiglia, del ruolo e della funzione che ad essa attribuisce l’organizzazione della società, a partire dal lavoro, nel mutare del tempo, dell’equilibrio degli affetti dei ruoli e dei poteri al suo interno è al centro da molti anni di una riflessione che ha investito anche la nostra associazione, e che tuttavia da un certo tempo si è affievolita forse anche per effetto [continua ..]


4. La necessità di una riflessione e di un confronto sugli scenari del familiare per recuperare e affermare la funzione sociale dell'avvocato