- 1. Quali i percorsi di studio per diventare avvocato in Ungheria? - 2. Quali i percorsi per diventare avvocato per la famiglia e i minori: ci sono norme specifiche dello stato o solo degli ordini forensi o associazioni, oppure è una scelta volontaria che si misura solo con il mercato? - 3. Come funziona il patrocinio per i non abbienti? - 4. Come si organizza lo studio legale: come attività individuale o anche in forma societaria? - 5. Ci sono norme deontologiche particolari per gli avvocati specializzati nel nostro settore, in particolare riferirte ai minori?
L’Ungheria è uno stato dell’Unione europea che ha un sistema giudiziario poco conosciuto, ma ben sviluppato dove l’amministrazione della giustizia può considerarsi efficiente con una organizzazione degli uffici e dei Tribunali a buon livello.
In Ungheria le facoltà che insegnano giurisprudenza seguono il metodo c.d. “bolognese”, quindi durante il percorso universitario tutti ricevono la stessa formazione e non esiste la separazione delle carriere. Per entrare in una facoltà di giurisprudenza, a partire dal 2000 non vi sono esami di ammissione (che erano invece in vigore durante la mia formazione terminata nel 1996). Oggi comunque esiste un tetto massimo che non permette ad un numero incontrollato di candidati di frequentare le facoltà di giurisprudenza. In sede di ammissione vengono infatti considerati i punteggi raggiunti nell’esame di maturità ed i punteggi ottenuti con gli esami di stato di lingua straniera. Gli esami si possono fare solo in determinati periodi dell’anno che vanno normalmente dai primi di dicembre al 31 gennaio e dai primi di maggio al 30 giugno; quindi alla fine di ogni semestre che prevede un numero minimo di frequentazione delle lezioni (circa l’80% delle ore e dei seminari pratici). Alcuni esami sono propedeutici, quindi viene in gran parte determinato anche l’ordine degli esami durante i cinque anni di studio. In Ungheria attualmente esistono 7 facoltà di giurisprudenza sparse in 10 città. In Ungheria la facoltà di giurisprudenza offre un titolo di livello Master e per ottenerlo servono: – superamento con successo degli esami finali previsti; – superamento degli esami di lingua straniera presso le comissioni riconosciute dallo stato (almeno due lingue di cui una a livello avanzato); – ottenimento di almeno 300 crediti come previsti nei vari programmi di formazione. Prima di poter affrontare gli esami finali bisogna ottenere i 300 crediti formativi, aver superato gli esami di lingua straniera ed aver concluso un mese di stage o pratica. Fanno parte dell’esame finale: – presentazione della tesi; – esame orale delle seguenti materie biennali: – le materie obbligatorie: diritto costituzionale, diritto penale, diritto amministrativo, diritto civile; – le materia facoltative: filosofia del diritto, diritto europeo, diritto internazionale privato, diritto dei rapporti economici internazionali. A differenza dall’Italia, il neolaureato che inizia la pratica forense non sarà abilitato autonomamente alla rappresentanza processuale, nonostante che [continua ..]
Come abbiamo detto, esistono delle specializzazioni riconosciute nella professione che richiede la frequentazione di un corso postgraduale presso le maggiori università dell’Ungheria. Da anni esiste infatti la specializzazione per gli avvocati in materia di famiglia che si ottiene dopo una formazione postgraduale di 3 semestri presso uno dei corsi di formazione esistenti presso le facoltà di giurisprudenza. In seguito elenchiamo le materia previste ed il sistema dei crediti durante il corso: come si può notare, oltre alle materie giuridiche si trattano anche argomenti di psicologia e viene richiesta anche la conoscenza delle norme comunitarie ed internazionali e le basi del sistema sociale. Il corso prevede vari esami, la preparazione di una tesi in materia ed un esame finale. CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER AVVOCATI DI FAMIGLIA Il programma di studio prevede le seguenti materie: SEMESTRE: Materia Ore di lezione Esame Crediti Materie propedeutiche Diritto di famiglia internazionale 16 Si 8 – Diritto di famiglia nella giurisprudenza 24 Si 13 – Mediazione familiare 08 Si 03 – Diritto civile – la normativa sull’interdizione, incapacità 12 Si 04 – TOTALE NEL SEMESTRE 60 Si 28 SEMESTRE: Diritto del fanciullo 18 Si 10 1, 2, 3 Diritto processuale civile, i procedimenti speciali in famiglia 16 Si 08 2, 3, 4 Diritto sociale 14 Si 06 2, 4 Psicologia infantile e generale 12 Si 04 2 TOTALE NEL SEMESTRE 60 Si 28 Materia Ore dilezione Esame Crediti Materie propedeutiche SEMESTRE: Psichiatria infantile e generale 10 Si 04 8 La tutela del minore 16 Si 08 2, 3 Tutela internazionale dei minori 12 Si 06 1, [continua ..]
Il patrocinio per i non abbienti ha una tradizione molto radicata in Ungheria a causa di una rete sociale che si è mantenuta dopo il cambio regime. Oggi le norme relative all’esenzione dalle spese processuali si trovano nel d.m. IM n. 6/1986 (VI.26). La norma autorizzativa è l’art. 84, comma 3 e l’art. 88 del codice di procedura civile ungherese (l. n. 3/1952). Mentre a partire dal 1 aprile 2004 è entrata in vigore anche la l. n. 80/2003 sull’assistenza giudiziaria che istituisce il Servizio di Assistenza Giudiziaria (Jogi Segitségnyújtó Szolgàlat) presso gli UTG dove si può rivolgere per richiedere il patrocinio per i non abbienti anche per consulenza ed assistenza in pratiche stragiudiziali. Infatti, il patrocinio prevede anche la redazione di atti stragiudiziali e l’assistenza e rappresentanza dell’istante davanti agli uffici e autorità (prendendo visione degli atti e dei procedimenti). La modifica effettuata nel 2008, che ha permesso di richiedere il servizio anche in ambito stragiudiziale, ha portato ad una sentita diminuzione delle cause davanti ai Tribunali. È questo servizio che decide sulla richiesta di gratuito patrocinio (Pàrtfogó Ügyvéd) a carico dello stato. L’esenzione dalle spese processuali può essere: Soggettiva: ex art. 84 c.p.c.: – sulla base delle condizioni economiche e reddittuali, l’attore può richiedere sino alla pronuncia di primo grado, il convenuto sino al deposito dell’appello. Se la parte non è difesa da un avvocato, il giudice/la Corte la informa della possibilità e delle condizioni per richiedere l’esenzione dalle spese. Il richiedente deve indicare l’oggetto della domanda ed il Tribunale competente che deciderà sull’istanza. Il Tribunale può sentire anche la controparte e se l’istanza viene presentata in corso della procedura, riguarda solo le spese emerse successivamente alla presentazione dell’istanza. L’esenzione è obbligatoria se la parte ha un reddito non superiore al minimo previsto di pensione di anzianità e non possiede altri beni e/o patrimoni al di fuori dai beni personali necessari per il proprio mantenimento. L’esenzione spetta anche alle persone che ricevono assegno periodico pensionistico in età lavorativa attiva [continua ..]
In Ungheria, analogamente come previsto in Italia, l’avvocato è un libero professionista e può svolgere la propria attività come attività individuale oppure può associarsi con altri professionisti formando uno studio legale associato, eventualmente con varie specializzazioni al suo interno. L’avvocato ungherese non può svolgere la professione in forma di società economiche e non può partecipare in società con responsabilità personale illimitata.